mercoledì 5 aprile 2006

Le plaisir

Ovvero: del piacere della zeta

E’ mia teoria, sostenuta ormai da tempi immemori, che nel pronunciare la lettera zeta si provi piacere. In qualsiasi modo essa venga pronunciata.

E però. Esiste una differenza sostanziale e fondamentale in questo piacere. Vi è infatti un piacere pragmatico, ed un piacere edonistico.
Il piacere pragmatico è quello che tutti noi sperimentiamo: derivante dalla pronuncia pura e semplice, che sia sorda o sonora, dell’affricativa dentale.
Il piacere edonistico è invece proprio della pronuncia romana – ma non solo – della Z. Trattasi di quel suo particolare suono strascicato, indugiante, quel perder tempo (o prender tempo) nell’atto concreto dell'esecuzione sensibile, immediatamente seguìto da una pronuncia più rapida e noncurante delle vocali seguenti, quasi a voler recuperare il tempo perso.
Un piacere edonistico, dicevo. Un gusto, tutto personale, della zeta per la zeta.

12 commenti:

utente anonimo ha detto...

Fantastico!
Zorro

utente anonimo ha detto...

Guarda, hai toccato un tasto dolente... ho sempre invidiato Zorro e la sua zeta, anch'io la volevo e invece la mia mamma putativa ha voluto ricamare una S sulla mia tutina aderente. Ma è giunto il momento che mia mamma non mi dica più come devo vestirmi. Devo ribellarmi: a costo di sembrare un super-eroe tedesco, d'ora in poi chiamatemi "Zuperman"!

cappelliavolute ha detto...

é per quello che ti piace lo Zibaldone??
Per curiosità,i trentatre trentini che venivan giù da trento, tutti e trentatre zuzzerellando, cosa facevano esattamente? Cosa significa esattamente la parola zuzzurellare? (è bella quasi quanto scompiglio e parapiglia...)

utente anonimo ha detto...

Io non so bene cosa voglia dire, ma non me ne curo, perchè quando ripeto quello scioglilingua mi immagino tutti questi trentini allegrotti con un boccale di birra tra le mani che saltellano in modo strano, tipo con un piede solo o sbattendo i talloni in aria... è un'immagine divertentissima e se scoprissi cosa significa in realtà "zuzzurellare", ne segnerei la fine.

Heidi

cappelliavolute ha detto...

beh, ma magari è qualcosa di altrettanto fantastico... magari significa saltellare su un piede solo, poi darsi lo slancio, fare una capriola a testa in giù, rimbalzare sulla testa, ribaltolarsi e atterrare sull'altro piede!! Adesso lo scopro...

utente anonimo ha detto...

ora che ci penso! ma cosa mi fai dire?!? i trentini "trotterellano"!!! Allora ha tutto più senso!

Heidi

cappelliavolute ha detto...

No, no, no! NO NO NO! Non puoi farmiu questo! Dimmelo, DIMMELO DIMMELO!! LO saic he per una cosa del genere potrei anche morire... per favore, per favore, dimmelo dimmelo dimmelo!!

Riacquistando la mia normalità, i trentini possono anche trotterellare, ma non è più bello se zuzzurellano?

utente anonimo ha detto...

No, non è più bello! gli scioglilingua hanno una struttura che deve essere costante: se quasi tutte le parole hanno la "tr", "zuzzurellare" in una posizione forte come quella finale, non è ammissibile. Sarebbe come dire: la biscia striscia nell'erba "verde"... è ovvio che l'erba deve essere "liscia". Oppure: Sopra la panca la capra campa,
sotto la panca la capra "muore". Non può essere, la capra deve per forza crepare!

E già che siamo in tema, concludo così:
Sereno e'
seren sarà;
se non sarà seren
si rasserenerà!

Nonno di Heidi

cappelliavolute ha detto...

Trentatre trentini venivan giù da trento, tutti e trentatre zuzzurellando.

Potrei brevettarla! é fantastica!!

utente anonimo ha detto...

C.aV., la mail è arrivata anche a te, e ti è pure piaciuta molto...
Tre tigri contro tre tigri...

cappelliavolute ha detto...

Adesso lo so, ma prima no.... dovrei un po' imparare a dominare questa morbosa curiosità!!

Questor ha detto...

La Z: il segno di Zorro!