ovvìa. fughiamo ogni ulteriore indugio e verghiamo quivi ciò che da non poco tempo già avrebbe dovuto essere vergato.
dopo il ritorno all'amato isacco seguirono nella di noi lettura i tali libri:
"il vestito di lana" di enrico bordeaux
"le chiavi del regno" di arcibaldo giuseppe cronin
quindi ci si diede ai gialli, per ottenere il massimo risultato con il minimo sforzo (?)
"tre nomi da ricordare" di mariona rosen
"la maschera del buio" di filippo gooden
"mors tua" di danila comastri montanari
"la donna del mistero" di anna caterina green
"l'affare d'arblay" di riccardo austino freeman
"charlie chan e il custode delle chiavi" di earlo derro biggers
"il caso del terrier scozzese" di s. s. van dyne
letti con alterno gusto ma innegabile velocità.
venne dunque dicembre, e con esso si disanimò la nostra voglia di lettura.
adesso però ricomincio, anche perchè fino a qui sono a 16 libri, praticamente a metà aprile, rispetto al mio buon proposito duemilanovesco. cavoli.
è incommensurabile. per questo la sua descrizione è pressoché invisibile. se la state leggendo, complimenti, siete in gamba. in questo blogo vi pianto in faccia me, libri, teatralate, strampalerie grafiche et numerose altre amenità.
sabato 19 dicembre 2009
giovedì 3 dicembre 2009
fenomenologia dell'innamoramento (degli altri)
che gli innamorati si nutrono d'amore, e per farlo necessitano di tempo.
che gli amici si nutrono d'amicizia, e per farlo necessitano di tempo.
che nella natura nulla si crea e nulla si distrugge, e amicizia e amore combinati allargano un cuore, forse, ma non il tempo.
che chi trova un innamorato qualche amico lo lascia indietro, ed è giusto così.
nota a margine per la bari**a: i libri ti condiscono la vita. gli amici passano.
che gli amici si nutrono d'amicizia, e per farlo necessitano di tempo.
che nella natura nulla si crea e nulla si distrugge, e amicizia e amore combinati allargano un cuore, forse, ma non il tempo.
che chi trova un innamorato qualche amico lo lascia indietro, ed è giusto così.
nota a margine per la bari**a: i libri ti condiscono la vita. gli amici passano.
venerdì 2 ottobre 2009
mercoledì 16 settembre 2009
mercoledì 9 settembre 2009
mercoledì 2 settembre 2009
lunedì 31 agosto 2009
martedì 25 agosto 2009
martedì 30 giugno 2009
lunedì 15 giugno 2009
Dei buoni propositi, del sertao e di altre cose che non c'entrano affatto
Ebbene. Vedo benissimo nei vostri occhi l'insistente, ed a tutt'oggi irrisolta, domanda. (è inutile che tentiate di occultarla dietro gli occhiali, sciocchini, le lenti sono travedibili) (dove avevo letto una disquisizione sul trasparente e il travedibile? mah...)
La domanda, che mi permetto di specificare, è: che fine ha fatto il titolo della settimana? Dove sono i titoli delle millanta settimane scorse??
Ed io mo ve lo dico.
Essi (i titoli) appartengono a libri che non ancora ho letto, benché mi fossi proposto di farlo.
Esplico, enarrando.
L'ultima sera dell'anno passato io dissi ad alta voce: il mio buon proposito per l'anno venturo è di leggere - in media - un libro a settimana.
A bassa voce, soggiunsi: e di ogni libro letto posterò il titolo sul blog.
Venuto l'anno, il primo dei suoi giorni, mi accinsi alla lettura di un libro: "Grande sertao" di Joao Guimaraes Rosa.
Una manciata di minuti fa, l'ho finito. Ed or ora ve lo posto.
La cosa che non c'entra affatto, e peraltro scrivo ad personam: "inscritto", che tra l'altro, come certo hai già notato, è assai meno fasullo di "tungsteno".
La domanda, che mi permetto di specificare, è: che fine ha fatto il titolo della settimana? Dove sono i titoli delle millanta settimane scorse??
Ed io mo ve lo dico.
Essi (i titoli) appartengono a libri che non ancora ho letto, benché mi fossi proposto di farlo.
Esplico, enarrando.
L'ultima sera dell'anno passato io dissi ad alta voce: il mio buon proposito per l'anno venturo è di leggere - in media - un libro a settimana.
A bassa voce, soggiunsi: e di ogni libro letto posterò il titolo sul blog.
Venuto l'anno, il primo dei suoi giorni, mi accinsi alla lettura di un libro: "Grande sertao" di Joao Guimaraes Rosa.
Una manciata di minuti fa, l'ho finito. Ed or ora ve lo posto.
La cosa che non c'entra affatto, e peraltro scrivo ad personam: "inscritto", che tra l'altro, come certo hai già notato, è assai meno fasullo di "tungsteno".
mercoledì 20 maggio 2009
Nel corso di una conversazione(?) con un amico(?) dichiaro bellamente la mia dipendenza dalla marijuana.
[per inciso: io non dipendo assolutamente da alcunché, e non ne faccio nemmeno uso]
La scena seguente è ambientata in una chiesa.
Un prete si scaglia con toni savonaroliani contro un organista, reo di aver parlato, o mosso dei fogli, o che ne so, durante la messa. Una vera e propria aggressione verbale ingiustificabile. Durante la predica mi rivolgo all'organista, sottovoce, cercando il momento in cui il prete suddetto non guarda dalla nostra parte. Ma lui ci vede, e si rinnova l'invettiva - imbarazzante per tutti gli astanti - con forza raddoppiata. Essendo responsabile di tale ripresa, la mia mortificazione è somma. Eppure non è nemmeno paragonabile alla "mortificazione" che si scopre il giorno dopo. Il prete viene ritrovato dietro l'altare, o almeno in parte si trova lì. Manca il pezzo dal torace in giù. E poi chi l'avrebbe detto che un prete può contenere tanto sangue?
[per inciso: io non dipendo assolutamente da alcunché, e non ne faccio nemmeno uso]
La scena seguente è ambientata in una chiesa.
Un prete si scaglia con toni savonaroliani contro un organista, reo di aver parlato, o mosso dei fogli, o che ne so, durante la messa. Una vera e propria aggressione verbale ingiustificabile. Durante la predica mi rivolgo all'organista, sottovoce, cercando il momento in cui il prete suddetto non guarda dalla nostra parte. Ma lui ci vede, e si rinnova l'invettiva - imbarazzante per tutti gli astanti - con forza raddoppiata. Essendo responsabile di tale ripresa, la mia mortificazione è somma. Eppure non è nemmeno paragonabile alla "mortificazione" che si scopre il giorno dopo. Il prete viene ritrovato dietro l'altare, o almeno in parte si trova lì. Manca il pezzo dal torace in giù. E poi chi l'avrebbe detto che un prete può contenere tanto sangue?
martedì 28 aprile 2009
C'è qualcosa che vorrei dirvi prima di cominciare a parlare
a gentile richiesta (sì, sì, lo ammetto, anch'io mi crogiuolo della possibilità di usare questa formula, sì, sì, come te, quella volta, già.)
dicevo... a gentile richiesta torno ad appostare il virtualuogo da me creato e recentemente iponutrito.
e mi dispiaccio - ma non troppo - della scarsa mia presenza costì, giacché cose da dire di tant'in tanto ne ho avute (e non le ho dette) e l'idea che qualcuno si scomodi a vedere se ce ne son di nuove mi gonfia come un tacchino americano in novembre.
ovvìa, "fan" mi pare termine financo esagerato, ma ti ringrazio, amico che fuggevolmente ci siam visti l'altra sera, di cotanta espressione.
e vedrò di comparire un po' più spesso.
dicevo... a gentile richiesta torno ad appostare il virtualuogo da me creato e recentemente iponutrito.
e mi dispiaccio - ma non troppo - della scarsa mia presenza costì, giacché cose da dire di tant'in tanto ne ho avute (e non le ho dette) e l'idea che qualcuno si scomodi a vedere se ce ne son di nuove mi gonfia come un tacchino americano in novembre.
ovvìa, "fan" mi pare termine financo esagerato, ma ti ringrazio, amico che fuggevolmente ci siam visti l'altra sera, di cotanta espressione.
e vedrò di comparire un po' più spesso.
martedì 3 febbraio 2009
mercoledì 21 gennaio 2009
omaggio
bramoso di un titolo,
studiò troppo.
perito,
perì.
eager for a degree,
studied too much.
expert,
perished.
studiò troppo.
perito,
perì.
eager for a degree,
studied too much.
expert,
perished.
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