è incommensurabile. per questo la sua descrizione è pressoché invisibile. se la state leggendo, complimenti, siete in gamba. in questo blogo vi pianto in faccia me, libri, teatralate, strampalerie grafiche et numerose altre amenità.
mercoledì 26 aprile 2006
Le belle ricorrenze...
E ti ritrovi ad ascoltare una simpatica orchestra che fa musica tzigana, che suona in onore della Liberazione di un po' di anni fa e in onore della liberazione di un po' di giorni fa... ("perchè qui sul palco, a suonare, siamo tutti coglioni") E in quella bella ricorrenza sei felice di essere un coglione in mezzo a tanti.
Le belle serate...
giovedì 20 aprile 2006
Stamane
mercoledì 5 aprile 2006
Le plaisir
Ovvero: del piacere della zeta
E però. Esiste una differenza sostanziale e fondamentale in questo piacere. Vi è infatti un piacere pragmatico, ed un piacere edonistico.
Il piacere pragmatico è quello che tutti noi sperimentiamo: derivante dalla pronuncia pura e semplice, che sia sorda o sonora, dell’affricativa dentale.
Il piacere edonistico è invece proprio della pronuncia romana – ma non solo – della Z. Trattasi di quel suo particolare suono strascicato, indugiante, quel perder tempo (o prender tempo) nell’atto concreto dell'esecuzione sensibile, immediatamente seguìto da una pronuncia più rapida e noncurante delle vocali seguenti, quasi a voler recuperare il tempo perso.
Un piacere edonistico, dicevo. Un gusto, tutto personale, della zeta per la zeta.