Lettori! Ebbene sì, in questo dì festivo mi rivolgo a voi, apostrofandovi pluralmente con la fiducia che siate lì docili a leggermi, lepidi e agili, beati e beantidi di codeste mie facezie leggiere, di levi arguzie, di licenze labili ma lodevoli, gradevoli, passabili e forse instabili, di codelli equilibrismi lessicali inani e alati, ai lati di termini desueti, obsoleti, usualmente schivati dal comune eloquio più consono ai nostri facondi incontri quotidiani.
Lettori! Con gioia a voi mi paleso, fiduciosamente ad augurarvi un felice dì da trascorrervi su balconi assolati, accompagnati dai - pochi - più amati, mangiando gelati e cioccolati.
Lettori! Confido che con Fido vi recherete a passeggiare garbati, di sacchetti muniti per eventuali rifiuti, scodinzolanti e festosi ai vicini incontrati.
Lettori!
...
Non ho altro da dire.
Per il momento.
Anzi no, non posso che aggiungere: un saluto ai nuovi arrivati!