lunedì 31 dicembre 2007

Priorità

Ovvero: l'amore non guarda in faccia a nessuno

Personaggi:
Pinocchio
Il Grillo Parlante

IL GRILLO PARLANTE (vedendo Pinocchio seduto in un angolo con il naso lungo lungo): Pinocchio! Ma cosa ti è capitato? E Geppetto dov'é?

PINOCCHIO (tristemente): E' passata la Fata Turchina, e lui se n'è andato lasciandomi con un palmo di naso.


(pialla)

domenica 30 dicembre 2007

Intervallo l'eptalogia asimoviana (Menzinger non me ne volere) e vi appioppo come titolo della settimana "Suicidi falliti per motivi ridicoli", curato da Gianluca Morozzi e Gianmichele Lisai.
E già che ci sono vi dico pure che quest'anno il Natale mi sta sullo stomaco e vi odio tutti equanimamente.
I miei peggiori auguri.

venerdì 21 dicembre 2007

Lo posto, ma tanto lo sapete già. Il titolo della settimana è "Fondazione anno zero" di Isaac Asimov.

venerdì 14 dicembre 2007

Il titolo della settimana è, neanche a dirlo, Preludio alla Fondazione, di Isaac Asimov.

venerdì 7 dicembre 2007

Il titolo di tre settimane fa era: "Cronache della Galassia" o "Fondazione" di Isaac Asimov.

Il titolo della settimana scorsa era: "Il crollo della Galassia centrale" o "Fondazione e Impero" di Isaac Asimov.

Il titolo di questa settimana è: "L'altra faccia della spirale" o "Seconda Fondazione" di Isaac Asimov.

La seconda variante del titolo è la traduzione del titolo originale (in inglese), che nelle edizioni attuali va per la maggiore. La prima variante è invece il titolo con cui le tre opere hanno avuto la prima diffusione in italiano (nonché presenziano nella mia libreria).

Buone cose

giovedì 6 dicembre 2007

Missiva

Gentile Signore,

con somma deferenza mi pregio di porgerLe i miei più distinti nonché cordiali saluti.
La citerò per danni, in quanto Lei mi diede del ladro nel mentre che, nel pieno esercizio della mia professione, rubavo una forma di formaggio dal Suo banco, posto all'esterno dell'esercizio commerciale a Lei intestato. Colgo l'occasione per darLe, molto umilmente, un suggerimento: la prossima volta non apponga il cartello "occasione, da grattare".
Al più presto avrà notizie dal mio avvocato.

Distinti saluti, ecc. ecc.

venerdì 16 novembre 2007

Il titolo della settimana è "I fiori blu" di Raymond Queneau.
Un altro titolo della settimana è "Les fleurs bleues" di Stefano Bollani.

venerdì 9 novembre 2007

Il titolo della settimana è "Oddwars" di Davide Galati.
Se vi piacciono la fantascienza e il fantasy, lo trovate qui
.

venerdì 2 novembre 2007

Il titolo della settimana è "Un albero cresce a Brooklyn" di Betty Smith. In cui trovate la bella storia di una tizia che a un certo punto si propone di leggere un libro al giorno (o alla settimana, non ricordo).

A scanso di equivoci colgo l'occasione per dirvi che io non leggo un libro a settimana, ma nella mia vita di lettore ho già letto abbastanza per portare avanti questo bel giochino per i prossimi dieci anni o giù di lì.

(E poi chi ha mai detto che questi siano titoli di libri che ho letto?)

giovedì 25 ottobre 2007

Il titolo della settimana è "Il corsaro nero" di Emilio Salgari.
Salgàri, ignoranti.

Evitate, se possibile, di leggerlo in un luogo chiuso.

venerdì 19 ottobre 2007

Il titolo della settimana è "Alice: i giorni della droga".
Libro da cui ho tratto il gusto di darvi dei buffoncelli.

venerdì 12 ottobre 2007

Ve li immaginate i sentimenti, che se ne vanno per il mondo?
E come vanno? In surf.

giovedì 11 ottobre 2007

Il titolo della settimana è "Il ponte di San Luis Rey" di Thornton Wilder (ed. Mondadori), che vi raccomando di leggere anche solo per la seguente frase: "Il lama si interessa profondamente agli uomini che ha intorno, si compiace perfino di passare per uno di loro e inserisce il capo nelle conversazioni, come se stesse per emettere la voce manifestando un suo timido, ben intenzionato parere." (pag. 60)

venerdì 5 ottobre 2007

Il titolo della settimana è "In campagna è un'altra cosa" di Achille Campanile.

Casomai vi saltasse in testa la bizzarra idea di leggerlo vi consiglio di farlo in campagna, perché, in effetti, è un'altra cosa.

giovedì 27 settembre 2007

Il titolo della settimana è "La linea d'ombra" di Joseph Conrad.

Al termine della lettura vi si può associare con profitto l'ascolto di "Everytime we say goodbye" di Cole Porter suonata da John Coltrane.

Sintomi di astinenza da pendolarismo

Personaggi:
Un tale

Un altro

UN TALE (domanda): Ma a te piacciono le pendole?
UN ALTRO (risponde): Oh sì, ne vado ghiotto.

(passaggio a livello)

venerdì 21 settembre 2007

Il titolo della settimana è "Elogio della bicicletta" di Ivan Illich, ed. Bollati Boringhieri.
Andare in bici fa aumentare la produzione di endorfine (per lo meno a me).


Ohilà buffoncelli! Da oggi inizia una nuova era per il mio blog, ovverosia sfrutterò il "settimo significato italiano dell'acronimo b.l.o.g. : buoni libri opportunamente giudicati" (Cfr. Dizionario paraetimologico neolinguistico, Classe Indoeuropeo, Sezione Neolatino, Volume Italiano, Termine Blog), ed in questo senso mi pregerò di proporre alla vostra lettura a cadenza settimanale il titolo di un libro. Per far che? - vi chiederete. Quel che vi pare! - vi rispondo.

venerdì 31 agosto 2007

In vestimenti leggeri

Personaggi:
Lui

Lei

LUI (sfogliando Il Sole 24): Cara... e di quei soldi che ti ha lasciato la zia che ne hai fatto?
LEI (mentre stacca con attenzione le etichette dall'abito che indossa): In vestiti.
LUI (ignaro e soddisfatto): Ah, bene!


(sipario)


*si ringrazia Anemos per la gentile collaborazione e la cessione di tutti i diritti.

giovedì 23 agosto 2007

Scuse accettate

Personaggi:

Tizio
Caio
L'Accetta (che non parla)

TIZIO (all'ennesimo "scusa" di Caio): Chiedimi un'altra volta scusa e non te la perdono.
CAIO (dispiaciuto): Ok, scusa...

TIZIO (brandendo l'accetta): GRAURRRR!

(sipario)

martedì 7 agosto 2007

Dei paradossi della lingua corrente

Personaggi:
L'Ispettore di Polizia
L'agente
La gente

L'ISPETTORE DI POLIZIA: (intervenendo sul luogo del delitto) Ebbene, dov'è?
L'AGENTE: (costernato) Cielo! E' scappato il morto!
LA GENTE: (mormora)


(sigilli)

venerdì 3 agosto 2007

Il furto

Personaggi:

il Cane
il Padrone (che non parla)


IL CANE: (rincorrendo il padrone che ne ha appena raccolta la cacca) bau bau*!


(sipario)


* al ladro

martedì 31 luglio 2007

L'asso nella manica

Dramma ai tempi della prima guerra mondiale

Personaggi:
Il Generale dell'aviazione inglese

GENERALE DELL' AVIAZIONE INGLESE (ricevendo la notizia che il suo pilota migliore è stato abbattuto nei pressi di Calais): Accidenti! Ho un'asso nella Manica!

(sipario)

lunedì 23 luglio 2007

Fame di fama

Adesso scrivo un post bello chiaro e di senso compiuto, cosa che non accade spesso, quindi fate attenzione voi buffoncelli.
Posseggo un qual certo numero di conoscenti blog-dotati, ed ultimamente mi capita di leggere i loro blog con relativa costanza. Ebbene, in molti casi, basisco. Molti, non tutti. Basisco, allibisco, sbalordisco. Insomma, ci rimango. E ci rimango male. Mi ritrovo infatti davanti ad uno sbrodolamento di fatti personali più o meno irrilevanti, che potrebbero rivestire un certo interesse narrati durante una conversazione tra amici, ma che messi lì, uno di seguito all'altro, in ordine inverso, mi solleticano l'apparato digerente fino alla nausea. Sembra di leggere la rassegna stampa di una qualche modella cocainomane ereditiera sbronza si sposanodivorzianoadottanobimbinelterzomondo.
Uno sul suo blog può scrivere quello che gli pare, per carità, ma mi stupisco nel vedere quanta gente scrive sui blog come su "il mio diario", con la differenza che lo possono leggere tutti. Mi chiedo perché, e inizio a pensare che se si stampano tanti giornali straboccanti di gossip forse è dovuto al fatto che tanti li comprano. Forse tutta 'sta gente che sa che "l'attrice è insieme al cantante ma prima ha avuto un'avventura col regista ma in realtà hanno sempre negato però c'è un bambino che ormai ha la fidanzatina e l'hanno fermato in discoteca sì sì era lui con le pasticche in tasca etc. etc." forse tutta sta gente, dicevo, è veramente interessata "ai cazzi altrui come gli andrologi", e crede che sia bello che tutti sappiano tutto di te e di dove vai e cosa mangi e con chi ti incontri e magari ti ferma per strada perché ha capito che sei tu. Deformazione da pettegolezzo. L'importante è che si parli di te.
Il risultato sono questi infiniti blog, noiosi, aberranti, a volte addirittura grotteschi, che si potrebbe pensare che quel che vi ci vuole è una mamma che al vostro ritorno a casa vi chieda "com'è andata oggi".

Chiudo con la mia notizia di carattere personale. Un paio di giorni fa guardavo il mio blog alquanto sciocco e miserello e pensavo che, uffa, c'ho pochissimi commenti. A ripensarci, poteva andarmi peggio.

venerdì 22 giugno 2007

n. h. v. d. s. p. e. e q. a. t. l. p. c. l. i. p.

(3, 2, 6, 2, 8, 3, 6, 1, 6, 8, 5, 2, 6, 3, 1, 8, 7)

Tutta la mia stima a chi riesce a risolverlo.

lunedì 18 giugno 2007

Il bel tempo che fu

Ricordi di un lieto passato

Ove l'Isarco al Rienza le acque mischia
s'innalzan colorati gli edifici
è Bressanone ove senza artifici
tra piazze e ponti Parresia cincischia.

(agosto 2005)

martedì 5 giugno 2007

Tragedie in cucina

Personaggi:
Lo Spaghetto
Il Dente

LO SPAGHETTO AL DENTE: Se ti fermi un momento ti lego e ti libero da quella gengiva.
IL DENTE ALLO SPAGHETTO: Spaghetto m'hai provocato, e mo' te magno!


(tovaglia)

lunedì 4 giugno 2007

Timballo di riso

Personaggi:
Il Riso
Il Mangiatore

IL RISO: La prospettiva di finire sballottato nel tuo stomaco non mi alletta.
IL MANGIATORE: Tranquillo, prima t'imballo.


(sipario)

martedì 22 maggio 2007

Mascolino vs Femminino

Odierne tragedie d'incomunicabilità

Personaggi:
Lui
Lei
L'altro (che non parla)

LUI: (guardando fuori dalla finestra, sguardo deciso e risoluto) Questa vita mi va stretta.
LEI: (tenendo in mano un paio di jeans, fronte corrugata e tono lievemente seccato) Anche a me. Sono in cinta.

Finale 1
LUI: (sviene)

Finale 2
LUI: (salta dalla finestra)


(fiori)


giovedì 3 maggio 2007

Nessuno me l'ha chiesto ma io lo scrivo lo stesso.
Se per il resto dei miei giorni potessi avere consultabili solamente cinque libri, essi avrebbero i seguenti cinque incipit:

1) In principio Dio creò il cielo e la terra.

2) Per molto tempo, mi sono coricato presto la sera.

3) Era un bel mattino, chiaro e caldo, verso la fine d'agosto.

4) La fisica moderna ha avuto una profonda influenza su quasi tutti gli aspetti della società umana.

5) fiumecorrente, passato il di Eva ed Adamo, dal zigzagare della spiaggia alla curva della baia, ci conduce con un più commodus vicus di ricircolazione di nuovo a Howth Castle e Vicinanze.


Uno l'ho letto integralmente, uno ne ho letto quasi metà, uno ne ho letto un quarto, uno le prime pagine, uno solo l'incipit.

venerdì 20 aprile 2007

Sali.
Sempre più in alto, con calma, con decisione.
Tensione muscolare, slancio.
Respirazione più intensa, ossigenazione.
Sempre più in alto, sempre più cose alle spalle, sempre meno gente intorno.
Sempre meno gente dentro.
Sali.
Sempre più in alto.
Ed ecco. Sei su.
Sopra, al di sopra, più in alto del resto.
Basta poco. Un passo, due.
Guardare.
Non guardare.
Non ha importanza.
Nulla ha più importanza. Basta un po' di coraggio. Ancora un poco.
Quanto coraggio occorre per fare un passo?
La massa d'aria è lì, pronta ad aprirsi al tuo passaggio.
Eppure ti respinge. E' grossa, compatta, granitica.
Non devi pensarci, no.
L'aria si sposterà al tuo passaggio.
Quanto coraggio ci vuole per fare un passo?
Non pensare, non pensare, non pensare, non chiederti, non domandarti, cosa ci sarà là sotto, chi starà passando, cosa diranno, non pensare, non pensare, non pensare, e non ho salutato... ma che senso ha, che senso, che senso, non pensare non pensare non pensare.
E fai quel passo.

martedì 3 aprile 2007

I brevi diverbi

- Auto tua?
- E tra poco parte.

martedì 27 marzo 2007

Dialogo Sintomatico Dell'Umana Condizione

Personaggi:
la Bocca
l'Orecchio (che non parla)

LA BOCCA (rivolgendosi all'Orecchio): Senti un po'.
L'ORECCHIO (ascolta).


(sipario)

mercoledì 21 marzo 2007

L'inconcludente

Andrò ora ad esporvi l'utilità di un ombrello:

mercoledì 14 marzo 2007

Sul concetto di equilibrismo sociale avanzato dal signor Gravini Della Carmagna

Nel 1527 Simone Gravini Della Carmagna affermava, nel suo celebre Folada de cerveza, la sostanziale affinità dell'equilibrismo sociale con l'ardimento operoso, teorizzato soltanto cinque anni prima da Ludovico Maretti. Non è mia intenzione sollevare un vespaio, e tuttavia non posso esimermi dal dichiarare la mia sostanziale avversità a tale - a mio avviso - pomposa quanto ingiustificata affermazione. Lo Zeuberg sosteneva, già nei primi anni del Settecento, la riconducibilità di tali affermazioni, e peraltro di tutta la Folada, al momento storico, allo spirito dell'epoca, all'aria leggermente frizzantina che si respirava nell'anno di pubblicazione dell'opera, e tuttavia il suo giudizio sul Gravini mi pare ancora troppo moderato, troppo intriso di quel rispetto che i secoli hanno incondizionatamente tributato allo scrittore ispano-piemontese. Lo so, intere generazioni di professori inorridiranno, ma io dichiaro l'assurdità di tutta la faccenda. L'ardimento operoso è concetto tale da rivestire importanza fenomenologica non piccola, e la sua applicazione all'ermeneutica dell'attivismo si sposa degnamente con le più avanzate teorie epistemologiche. L'equilibrismo sociale non ha nulla di tutto questo. E' concetto povero, infimo addirittura, basato su pallide concezioni geometriche condivisibili forse solo in un'impostazione copernicana. L'accostamento di due idee così in contrasto tra loro potrebbe valere solo a dimostrare quanto vari possono essere gli esiti del ragionamento umano. Null'altro.

giovedì 8 marzo 2007

La luna è fatta di formaggio

Lo so, penserete che questa affermazione è di una banalità assoluta, ma è un dato di fatto che non è giusto tacere.

La luna è fatta di formaggio. I romantici parlano di un provolone volato in cielo per amore di una stella, i campanilisti sostengono si tratti di asiago, altri inneggiano a favore del grana, i francesi - come al solito - tendono a distinguersi parlando di brie. Sicuramente non è stracchino. Studi accurati sulla rifrazione della luce escludono il formaggio verde e il fontina. Personalmente non ho obiezioni al groviera, anzi mi pare il più appropriato.
Ma la questione è un'altra. Taluni facinorosi hanno recentemente preso a ribellarsi alla coscienza comune, alla conoscenza innata, al dato di fatto, ed hanno iniziato a spargere come untori falsità inopinabili sul conto dell'amato satellite. Dicono che la luna - inorridisco al pensiero - è fatta di prosciutto. Quale enormità. E c'è di peggio! Persone fino a ieri rispettabilissime sono state udite affermare che la luna è fatta di carta velina, con dietro una lampada. A tanto, si è arrivati.
Non credo di poter reggere oltre. Vado a metteremi in lavatrice, ho bisogno di farmi una centrifuga.

venerdì 2 marzo 2007

La disillusione.

Di fronte all'ennesimo esemplare mi ero definitivamente persuaso del cambiamento di forma delle gru.
Cinque minuti dopo mi appare una gru old style.


La disillusione è tremenda. Quello che avevo dato per vero si rivela falso. Io stesso che mi sono spacciato per scettico mi rivelo diverso da ciò che credevo. Non avevo dubbi, in merito. Le gru venivano fabbricate diversamente da prima, diversamente dalla mia infanzia, diversamente dal passato. Non avevo dubbi, in merito. Non mi piacevano neanche tanto, queste gru new style. E invece. Avrei dovuto dubitare, dubitare con costanza, dubitare sempre fino a prova contraria. L'ho avuta, la prova contraria. La prova che avrebbe confortato un legittimo dubbio. La prova contraria alla mia certezza.


Che batosta.

Avrei dovuto dubitare, indubbiamente.

martedì 27 febbraio 2007

Io mi odio profondissimamente, mi detesto oltre quanto possiate immaginare. Io odio le persone che mi stanno accanto. Odio la mia incapacità di farmi del male, odio la mia vigliaccheria. Odio quella coscienza che mi impedisce di agire contro di voi, di imbracciare un fucile e sparare senza ragione, di crogiolarmi tra i vostri resti e sparare a me stesso. Odio questo non sapere cosa c’è dopo, questa riluttanza a darmi la morte, quest’incertezza. Vorrei uscire da me stesso e distruggermi, cancellarmi, separare ogni singola cellula di questo corpo odiato dalle altre. Mi odio. Eppure sono incatenato a me stesso. Io mi odio e io alimento l’oggetto del mio odio. Odio quello che sono, quello che sono stato e quello che sarò. Odio questa presunzione di sapere come diventerò. Odio ogni certezza. Odio ogni incertezza. Mi odio.

lunedì 29 gennaio 2007

Ovvietà

In questo preciso istante stai leggendo il mio blog.