giovedì 2 marzo 2006

In nome del mio sosia

Avete mai notato come le persone s’assomigliano? Non dico i fratelli o i parenti… nemmeno cani e padroni… io dico, persone senza alcun grado di parentela, che magari non si sono mai viste né conosciute, di età diverse…etc. etc. (salut). Eppure queste si assomigliano, a volte sono perfino uguali! E non sto parlando del fisico, ma dell’atteggiamento: il modo di parlare, di ridere, di muovere le sopracciglia, le espressioni del volto e il modo di gesticolare e di guardare in qua o in là… A volte la somiglianza è soltanto vaga, a volte invece è proprio un’uguaglianza, spesso anche accompagnata da simili caratteristiche fisiche (parlo di caratteristiche generiche, ad esempio la tendenza all’accumulare ciccia o alla magrezza… ora che lo scrivo mi sovviene che sono proprio quelle caratteristiche che spesso in qualche modo si possono associare al carattere…) E così, un sacco di persone che conosco si somigliano tra loro (senza saperlo). Avevo pensato e progettato di stilare un “catalogo dei tipi”, ossia di tutti i tipi di persone, ma l’impresa si presenta alquanto ardua e tempòfaga. Avevo infatti iniziato a stilare una prima lista (mentale), un abbozzo… accorgendomi, arrivato al venticinquesimo tipo, di star facendo l’appello dell’ultima classe scolastica che mi annoverò tra i suoi membri… ripensando alle altre classi trovavo qualche corrispondenza, ma poche, e quindi, solo considerando le persone conosciute in età scolare, mi verrebbe una rubrica telefonica… Forse sarebbe più facile elencare soltanto i “sosia” da me incontrati, con distinzioni tra sosia perfetti e solo somiglianti o vaghi…

Il bello della questione è che se io conosco una persona nuova, e la scopro sosia di una mia precedente conoscenza posso già stimare, con approssimazioni ragionevoli variabili da caso a caso, se mi ci troverò bene o meno, arrivando ad ipotizzare empatie anche non superficiali… quantomeno, saprò cogliere meglio i suoi gesti, spie delle sue sensazioni, di tranquillità, agio o disagio, che io (cogliendolo grazie ad un’insospettabile conoscenza del suo carattere, ricordate che ci siamo appena conosciuti) potrò facilmente dissipare facendo il gesto giusto al momento giusto. Bello, no?

2 commenti:

utente anonimo ha detto...

...mamma mia, speriamo di no, una Rea basta e avanza!

Questor ha detto...

Ti sarebbe utile un manuale di frenologia per questa tua impresa...