venerdì 26 settembre 2008

Ambiguità letterarie

Personaggi:
Uno
Un altro
Flatlandia* (che non parla)

UNO (con finta curiosità): Cosa leggi?
UN ALTRO (distrattamente): "Flatlandia".
UNO: Ah. Be', devo parlarti... dimmi quando arrivi al punto.
UN ALTRO: Eh... ne manca, sono ancora alle figure piane.


(Abbott)



* no, non è il libro della settimana. lo è già stato e per ben tre settimane di fila. e mi pare che basti.

venerdì 12 settembre 2008

ho un'innata - o forse acquisita - capacità di darmi torto. a prescindere da come stanno le cose, a prescindere da cosa si tratti, io ho torto. e gli altri ragione. sempre.
forse sono masochista. eppure, no, i segni che le lame lasciano sulla mia pelle spariscono in meno tempo di quanto ci impiego a farli.
eppure.
se la mia disabilità fosse evidente, lo preferirei. una cosa immediatamente riconoscibile da tutti, in luogo di questo handicap psicologico che mi impedisce di farmi valere. che mi impedisce anche solo di dire a me stesso: anche se gli altri lo negano, io so di aver ragione, io resto convinto della mia idea.
è normale ch'io odi la vita. tutti i miei tentativi di corteggiamento vanno a vuoto. qualsiasi approccio ch'io tenti per dimostrare alla vita il mio amore finisce con un immancabile due di picche in mano.
è una situazione logorante. e ormai ho perso il senso di tutto ciò. il senso. se ve ne avanza un po', lo compro volentieri.

avrei bisogno di persone che non ci sono più. lontane, disperse, nel tempo e nello spazio.
avrei bisogno di pillole di solitudine per assuefarmi alla mia compagnia.

mollare tutto. ricominciare altrove. chissà. altrove. un altro luogo, ma più di tutto un altro io.