martedì 11 marzo 2008

Ieri c'ho messo almeno mezz'ora a trovare la nonna.
Giravo in mezzo a tutta quella gente aguzzando la vista, ma senza risultati apprezzabili.
Data l'inutilità dei miei sforzi ho chiesto aiuto al nonno.
Lui mi ha fatto l'occhiolino. "Sono una tomba", mi ha risposto.
Chissà se anche da vivo aveva tutta quest'ironia. Magari ci saremmo trovati bene, insieme.
Ho ripreso i miei giri, e alla fine la nonna l'ho trovata.
Se ne stava placida all'ombra di una palma. Non c'era il sole, ma non credo che a lei importasse molto.
Accanto ha un ufficiale. Ma questo al nonno non l'ho detto.

A margine di ciò, dal perimetro dell'intera vicenda, la famiglia Allegri simpaticamente ci ricorda:

ciò che sarete voi
noi siamo adesso
chi si scorda di noi
scorda se stesso

7 commenti:

parresia ha detto...

e oggi ho pure messo su una scarrettata di foto su flickr... se c'avete voglia occhiatele.

(ovviamente sono bellissime, neh, le ho fatte io, e per non parlare dei titoli, poi)

sovversilvia ha detto...

belli i cimiteri... hanno tanto da dire ma pochi ascoltano

Questor ha detto...

Anch'io ogni tanto passo a salutare vecchi amici o nuovi conoscenti...

parresia ha detto...

l'idea dei nuovi conoscenti è strepitosa... mi hai aperto un mondo

Questor ha detto...

Ci sono storie ovunque... basta sapersi fermare ad ascoltarle :)

parresia ha detto...

il problema mio è che troppo spesso al posto di tendere le orecchie mollo i freni alla fantasia... e invece di ascoltare invento. (ma è così bello...) :)

Menzinger ha detto...

Con leggerezza scivoli tra le lapidi