è incommensurabile. per questo la sua descrizione è pressoché invisibile. se la state leggendo, complimenti, siete in gamba.
in questo blogo vi pianto in faccia me, libri, teatralate, strampalerie grafiche et numerose altre amenità.
lunedì 29 gennaio 2007
Ovvietà
In questo preciso istante stai leggendo il mio blog.
Già, ovviamente sto leggendo il tuo blog, ma mi piacerebbe trovarci la tua parte migliore, caro scettico. Le ovvietà sono così fredde, non trovi? Io so che qui potrebbero starci molte cose belle di te, persona bella; perchè non accontenti una tua silenziosa lettrice?
Avevo capito che era ironico, ma mi ha messo adosso tanta tristezza che ho voluto rispondere per le rime. Non disdegno l'ironia, ma credo che bisogna starne in guardia perchè, indipendentemente da chi la pratichi, ha sempre un sottofondo di amaro... e questa è un po' l'impressione che mi ha fatto il tuo commento (anche se ora con la tua foto tutto risulta più credibile). Del resto le impressioni, si sa (gli impressionisti insegnano) sono soggettive...
In realtà non c'è ironia: nella foto sono venuto veramente bene! Comunque sì, l'ironia ha sempre un fondo amaro, è assolutamente vero, ed è anche quello parte di me. Forse è proprio nei momenti più amari che mi rifugio nell'ironia di questo blog. Per tornare ironico... attenti a cosa potete leggere tra le righe!
E tu in questo preciso momento, la bellezza di più di tredici anni dopo, stai leggendo questo commento... ...un ponte di Einstein-Rosen emozionale che ti riporta alle sensazioni che ti hanno spinto a scrivere quell'ovvietà... anzi, che cerca di farlo... perché il tuo io che sta ricordando è diverso, e quel ricordo è piegato, distorto, compresso da questa enorme massa che è la tua esperienza. E niente, questo post mi ha divertito molto! :)
8 commenti:
Già, ovviamente sto leggendo il tuo blog, ma mi piacerebbe trovarci la tua parte migliore, caro scettico.
Le ovvietà sono così fredde, non trovi? Io so che qui potrebbero starci molte cose belle di te, persona bella; perchè non accontenti una tua silenziosa lettrice?
Beh, io ti conosco e lo dico e lo ripeto e lo ribadisco! =p
affermazioni pesanti :-)
Avevo capito che era ironico, ma mi ha messo adosso tanta tristezza che ho voluto rispondere per le rime. Non disdegno l'ironia, ma credo che bisogna starne in guardia perchè, indipendentemente da chi la pratichi, ha sempre un sottofondo di amaro... e questa è un po' l'impressione che mi ha fatto il tuo commento (anche se ora con la tua foto tutto risulta più credibile). Del resto le impressioni, si sa (gli impressionisti insegnano) sono soggettive...
Sì.
In realtà non c'è ironia: nella foto sono venuto veramente bene! Comunque sì, l'ironia ha sempre un fondo amaro, è assolutamente vero, ed è anche quello parte di me. Forse è proprio nei momenti più amari che mi rifugio nell'ironia di questo blog.
Per tornare ironico... attenti a cosa potete leggere tra le righe!
La forza è potente in te, giovane Padawan! E' già la seconda volta che indovini cosa sto facendo...
E tu in questo preciso momento, la bellezza di più di tredici anni dopo, stai leggendo questo commento...
...un ponte di Einstein-Rosen emozionale che ti riporta alle sensazioni che ti hanno spinto a scrivere quell'ovvietà... anzi, che cerca di farlo... perché il tuo io che sta ricordando è diverso, e quel ricordo è piegato, distorto, compresso da questa enorme massa che è la tua esperienza.
E niente, questo post mi ha divertito molto! :)
Posta un commento